Arte, conversazione e degustazione con l'artista Alice Andreoli


Mercoledì 24 febbraio 2010 alle ore 18.00, nell'elegante spazio laboratorio per l'arte contemporanea Dream Factory, in Corso Garibaldi 117 (Milano) si terrà un evento di alto profilo teso a coniugare arte e cultura culinaria. Nell'ambito della mostra personale di Alice Andreoli “Costretti a sanguinare” si terrà una serata particolare dedicata all'Associazione Artegiovane Milano accompagnata dalla degustazione del pregiato olio siciliano extra vergine “Loconovo degli Amari”.
L'Associazione Artegiovane si impegna dal 1995 a promuovere le nuove tendenze dell'arte contemporanea di giovani artisti italiani e stranieri ed a preservare le loro opere, ospitandole in maniera temporanea o permanente in luoghi ad esse dedicati. L'associazione, ponendosi come un'occasione per conoscere gli artisti esordienti e per condividere il piacere del collezionista attraverso una serie di iniziative che traccino i lineamenti generali dell'arte contemporanea, sostiene il connubio fra arte e cultura culinaria, considerandola come un'alternativa formula di scambio e conoscenza. Partendo da questi presupposti si è elaborato l'evento di degustazione dell'olio siciliano “Loconovo degli Amari” insieme alla mostra di Alice Andreoli a cura di Martina Cavallerin. “Loconovo degli Amari” è un olio di nicchia con una produzione limitata di altissima qualità tanto da essere definito dalla stampa specializzata come un olio da mangiare. E' ottenuto dalle famose olive Nocellara del Belice conosciute come le migliori olive da tavola italiane ed è prodotto all'interno della tenuta Loconovo che appartiene da oltre 500 anni alla famiglia Amari. La mostra personale di Alice Andreoli presenta una serie di opere pittoriche in cui rappresenta suggestioni del mondo giovanile contemporaneo con ambientazioni post punk, riferimenti al mondo dei piercing e dei tatuaggi. Andreoli è un'artista che usa mano e pennelli come fossero una macchina fotografica, sommando sapienza e velocità alternate a campiture appena accennate, dripping concesso con sapienza, quasi a voler sottolineare attraverso il cambio di tecnica quali sono i tempi che servono, i battiti necessari, le tracce simboliche più personali e seducenti. La sua opera traduce la conciliabilità tra mondi mediante una pittura figurativa che esprime categoricamente la dimensione del soggetto e sopravvive sul filo della memoria di un intero “genere” in quanto appartenenza, inclinazione, gusto e segno.

Giovedì 24 febbraio dalle ore 18
presso Dream Factory Corso Garibaldi, 117
20121 Milano
TEL/FAX: +39 02 65560509
INFO: